Le parole di Ignazio La Russa a La7: “Se un genitore vede il figlio che manca di rispetto a una ragazza, gli tiri un ceffone”.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, durante un’ospitata a “L’aria che tira” su La7, è intervenuto per quanto riguarda i femminicidi che negli ultimi tempi hanno infiammato le cronache. “Io vorrei vedere una manifestazione di uomini per far capire che c’è bisogno che noi uomini prendiamo coscienza”, sostiene.
La Russa, sensibilizzare il dramma sociale
Il presidente del Senato ha affrontato il tema dei femminicidi e della violenza di genere, suggerendo un’educazione più severa in famiglia. La proposta è di assumere un approccio duro per qualsiasi comportamento irrispettoso da parte dei giovani uomini, quindi “un segnale debba partire da noi e dalle famiglie. Il rispetto per le donne nasce in famiglia”.
Inoltre, un intervento che si può attuare subito, secondo Ignazio La Russa, sarebbe quello di “raddoppiare il numero dei Carabinieri, ora sono 600 che si occupano dei reati di genere: ne togliamo 5 per ogni altro settore e li portiamo da 600 a 1.200″.
Poi confessa un’intenzione che “potrebbe essere interpretata male”, ovvero quella “di indire una manifestazione di soli uomini perché il femminicidio è una questione di uomini. Io vorrei vedere una manifestazione di uomini per far capire che c’è bisogno che noi uomini prendiamo coscienza” di questo problema.
Gli omicidi del 2000
Soltanto nel 2000, sono stati nove i delitti delitti più noti che hanno sconvolto l’Italia, tra cui l’ultimo che ha visto la brutale morte di Giulia Tramontano. Dal delitto di Novi Ligure avvenuto nel 2001, a cui fanno seguito: il delitto di Cogne, la strage di Erba, il delitto di Garlasco, quelli di Perugia, di Avetrana, l’omicidio di Yara Gambirasio, e quello di Santa Croce Camerina.
